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Definition and meaning of Nizza

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Wikipedia

Nizza

     
bussola Disambiguazione – Se stai cercando altri significati di Nizza e Nice, vedi Nizza (disambigua) e Nice (disambigua).
Nizza
comune
(FR) Nice
Nizza – Stemma
Quai des États-Unis e promenade des Anglais
Quai des États-Unis e promenade des Anglais
Dati amministrativi
Stato Francia Francia
Regione Blason région fr Provence-Alpes-Côte d'Azur.svg Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Dipartimento Nice Arms.svg Alpi Marittime
Arrondissement Nizza
Cantone Cantoni di Nizza
Territorio
Coordinate 43°42′00″N 7°16′00″E / 43.7°N 7.266667°E / 43.7; 7.266667 (Nizza)Coordinate: 43°42′00″N 7°16′00″E / 43.7°N 7.266667°E / 43.7; 7.266667 (Nizza)
Altitudine 10 m s.l.m.
Superficie 71,92 km²
Abitanti 344 460[1] (2009)
Densità 4 789,49 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale 06000 06100 06200 06300
Fuso orario UTC+1
Codice INSEE 06088
Nome abitanti Niçois(es)
Localizzazione
Nizza è posizionata in Francia
Nizza
Sito istituzionale

Nizza (in francese Nice; in nizzardo[2] Nissa) è una città della repubblica francese affacciata sulla Costa Azzurra di cui è il maggior centro, vicino alla frontiera con l'Italia (30km), nel dipartimento delle Alpi Marittime. All'est del fiume Varo nella Regione fisica italiana. Nizza è localizzata a 960 km da Parigi, 230 km da Marsiglia, 195 km da Genova, e 215 km da Torino.

Attualmente Nizza è il quinto comune della Francia con 344.875 abitanti (circa 540.000 nell'agglomerato e poco più di 1.000.000 nell'area metropolitana). Il suo aeroporto intercontinentale Nice Côte d'Azur posto alla periferia occidentale della città, con i suoi quasi dieci milioni di passeggeri (2009), è il secondo della Francia dopo quelli di Parigi. Si tratta di una città a vocazione turistica. Non a caso, è la seconda città francese più visitata, ovviamente dopo Parigi. Nizza è la capitale storica della Contea di Nizza, la storia di Nizza rimane legata all'Italia fino al 1860, anno in cui, per effetto degli accordi di Plombières, fu "annessa" alla Francia.

Indice

Geografia fisica [modifica]

Geograficamente l'intero bacino del fiume Varo, con la città di Nizza, appartiene alla Regione fisica italiana. Il Varo era la vecchia frontiera naturale, culturale, ed etnica tra il Gallia e l'Italia fino all'invasione e l'annessione della contea di Nizza per la Francia in 1860. La città ha anche due piccoli fiumi di solito in secca durante l'estate: il Paviglione (ribattezzato in francese Paillon) e il Magnano (Magnan). Varie colline dominano la città, la più conosciuta di queste è la collina di Cimella con le sue rovine di epoca romana; la collina del Castello separa la città dal porto. Il clima è subtropicale e assai mite.

Storia [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Popoli dell'Italia antica.

Origini del nome [modifica]

Il toponimo originale della città è, in italiano, Nizza, mentre in occitano è conosciuta come Niça e in nizzardo Nissa. Il toponimo francese della città è Nice e i suoi abitanti vengono chiamati niçois o niçards, "nizzardi" originariamente in italiano. Nella parlata locale il termine più comune è "nissart". L'aggettivazione "Nizza Marittima", per differenziarla da Nizza Monferrato, è d'epoca sabauda.

Secondo alcune fonti, l'etimologia del nome trarrebbe origine dal greco antico Νίκαια, che a sua volta deriva da Nike, cioè "vittoria"[3]. Un'altra ipotesi fa tuttavia risalire il nome della città al toponimo etrusco-italico Nikaïa[4].

Storia antica [modifica]

  Nizza al momento dell'Italia romana, Regio IX Liguria
  Nizza en Liguria Antica : Regio IX Liguria tra i fiumi del Varo e Magra

Anche se alcuni scavi archeologici (sito di Terra Amata) fanno risalire i primi insediamenti di progenitori umani addirittura a 400.000 anni fa. Nizza (Nicaea) fu fondata circa 2.300 anni fa dai greci di focea e ricevette il nome di Nikaïa in onore alla vittoria sui liguri il popolo autoctono dell'ovest dell'Italia. (Nike è il nome in greco della dea della vittoria). Nizza fu un colonia greco sulle coste de Liguria per commerciare coi popolazioni Liguri della regione per contrastato i ambizioni etrusche e puniche sull'ovest dell'Italia.

Nel 154 A. C. i Romani intervennero militarmente per la prima volta. La città fu incorporata nella prefettura d'Italia nella Regio IX Liguria, ed è stata poi la capitale della provincia romana delle alpi marittime, costituita a partire dalla Liguria antica : Regio IX Liguria de Italia. Cemenelum fu più tardi è che sarà la capitale della provincia romana delle alpi marittime. Il fiume Varo separati Gallia dalla provincia romana dalle alpi marittime e Altre zone italiane.

La città si trasformò velocemente durante l'era romana in un importante porto commerciale della costa ligure. Nizza è stata un'importante rivale di Cemenelum che ha continuato ad esistere fino alle invasioni dei Lombardi. Le rovine di questa città sono visibili a Cimiez, attualmente uno dei quartieri di Nizza. Sulla collina di Cimiez, uno splendido parco archeologico si trova sotto il suo parco di ulivo della vecchia città romana.

Medioevo [modifica]

  Nizza en la lega de Liguria medievale

Nel VI secolo Nizza soffre come il resto dell'Italia a causa delle invasioni Ostrogoti, poi nel 550 vede la riunificazione con l'Impero Romano d'Oriente. Nel VII secolo Nizza è sotto dominazione Longobarda.

Nel VII secolo, Nizza si unì alla lega di Genova formata dalle città della Liguria. Nel 729 espulse i saraceni dal suo territorio.

Durante il medioevo, Nizza è intervenuta nella maggior parte delle guerre e delle catastrofi che hanno sconvolto l'Italia. Come alleato di Genova fu nemica di Pisa. Nel corso dei secoli XIII e XIV, fu invasa a più riprese da parte del conte di Provenza, ma la popolazione di Nizza ha sempre respinto l'invasione francese con molte guerre. Da sempre il fiume del Varo separava la Gallia dall'Italia. Nel 1108 Nizza diventa una repubblica italiana della Liguria e prende come esempio la sua sorella più grande Genova. In 1166 i conti di provence tentano di invadere Nizza ma davanti alla brutale rivolta degli abitanti devono rinunciare. In 1176 presi di Nizza per il conto di provence alphonse 1 che tiranneggia la popolazione. In 1215 alla morte di Alfonso 1 la città si rivolta, massacra la truppe francese e Nizza si dà a Genova. Nel 1347-1348 è l'anno della Peste nera: la città perde la metà della sua popolazione. Una comunità ebraica si costituisce nella città nel XIII secolo.

Periodo sabaudo (1388-1860) [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Contea di Nizza, Esodo nizzardo, Ducato di Savoia e Regno di Sardegna.
  Caterina Segurana, eroina nizzarda che guida la città assediata dai francesi e delle turche nel 1543
  Gli stati italiani nel 1494
  Gli stati italiani nel 1796 (con invasione e annessione francese della Corsica nel 1768)
  Gli stati italiani nel 1843 (con invasione e annessione austriaca della Dalmazia, Istria, Repubblica di Ragusa e di Trento nel 1815)

Nel 1388 il comune di Nizza si mise sotto la protezione della famiglia comitale di Savoia, guidata da Amedeo VII, in funzione antiprovenzale (contea di Nizza)

« a patto di non fornire mai, né alla Provenza né alla Francese. »

Nizza diventa l'unico porto della contea di Savoia nel Mediterraneo, con la città, vicino a Villafranca. La forza marittima di Nizza andò aumentando progressivamente, e le sue fortificazioni furono ampliate e le sue strade migliorate. Nella guerra fra Carlo I di Spagna e Francesco I di Francia Nizza soffrì molto, a causa anche di un'epidemia di peste che la colpì e del saccheggio dell'esercito Francese. Dopo qualche anno di guerra la pace fu stipulata grazie a papa Paolo III con il Trattato di Nizza. Nizza fu attaccata spesso perché la città non posseduta di guarnigione fissa per difenderla. Nizza controllava il passaggio Sud delle Alpi. Nizza era perciò sotto la protezione della regno spagnola e di altre città italiane.

Dopo dieci anni di pace, in 1543 la città di Nizza fu attaccata di nuovo con il Assedio di Nizza (1543) da Francesco I di Francia e dal pirata turco Barbarossa che conquistò la città. La vittoria permise a Barbarossa di prendere 2.500 schiavi tra gli abitanti. La città bassa cadde al momento dell'attacco del 15 agosto 1543, ma la fortezza resisterà, fino a piegare i Francesi ed i Turchi nel settembre di fronte alla notizia dell'arrivo della flotta genovese sotto il comando di Andrea Doria, e degli eserciti di Alfonso III d'Avalos proveniente da Milano (sia con il servizio di Carlos I). L'otto settembre gli invasori francesi e turchi si ritirarono prima dell'arrivo della flotta del genovese Andrea Doria. Caterina Segurana eroina nizzarda illustrato stesso al momento della battaglia del Assedio di Nizza (1543) contro i Francesi e i turchi. Caterina Segurana è l'emblema della città di Nizza.

La peste ricomparve nel 1550 e nel 1580.

Nel 1561 Emanuele Filiberto I di Savoia, sopprime l'utilizzazione del latino come la lingua amministrativa e stabilisceo la lingua italiana come lingua ufficiale a Nizza, sebbene gli abitanti utilizzino sempre il ligure.

Nel 1571 Nizza fa parte della Lega Santa che unifica militarmente il Impero spagnolo e le grandi Repubbliche marinare e ducati italiani.

Nel 1600, la città fu brevemente acquistata dal duca di Guisa, che ne aprì i porti e proclamò la libertà di commercio iniziando un periodo di prosperità.

Nel 1610 venne costruita la Strada Reale Nizza - Torino. Nel 1642 l'esercito spagnolo che proteggeva la città dei francesi lascia Nizza.

In 1690, la Savoia alleata dell'imperatore della Spagna combatte Luigi XIV di Francia nella cornice della lega di Augsbourg. I francesi occupano la Savoia in 1691 ed il maresciallo di Catinat prende Nizza. Cinque anni più tardi in 1696, la città è stata rimessa al duca della Savoia quando la figlia del duca si è sposata con un piccolo - figlio di Luigi XIV di Francia.

Luigi XIV di Francia fa assediare la città nel 1705 dal duca di Feuillade ed il maresciallo di Berwick. Dopo la conquista le fortificazioni di Nizza vengono demolite. Nel 1706 il castello fu distrutto dai francesi. L'anno successivo la controffensiva savoiarda giunse fino a Tolone, sottoposta anche a blocco navale dagli inglesi che avevano occupato le Isole di Lerino nella cui baia, bloccata dalla marina britannica, si trovava larga parte della flotta francese. La città era in gran parte ricostruita.

Nel 1713 il Trattato di Utrecht riconobbe il dominio della città al Regno di Sicilia, del cui titolo fu insignito il duca sabaudo Vittorio Amedeo che, nel 1718, lo permutò con il Regno di Sardegna.

Nel 1792 la città viene conquistata dalle truppe della Repubblica francese. La lotta violenta tra la Sardegna e le truppe francesi invasori ha luogo nel paese. Le truppe sarde liberano Nizza. Un anno più tardi ci sarà una nuova invasione e un'occupazione francese fra il 1793 e il 1814. Situazione complicata l'Esercito Francese è presente ma non controllare il Contea di Nizza. Nizza è in una posizione geografica strategica per la Francia, per il controllo dell'accesso in Italia. Nel 1815 i nizzardi acclamano Vittorio Emanuele I e richiedano il ritorno al Regno di Sardegna. Nel 1814, il territorio fu nuovamente reso al Regno di Sardegna.

Napoleone Buonaparte l'imperatore corso, scriverà nelle sue memorie (censurato in france fino nel 2010) durante suo imprigionamento a l'isola di Sant'Elena :

« " L'Italia è circondata dalle Alpi e per il mare. (...) Se di Parma, come centro, tracciate una mezzo-conferenza del lato del nord con un reparto uguale alla distanza di Parma alle bocche del Varo o alle bocche dell'Isonzo, 60 leghe, avrete tracciato lo sviluppo della catena superiore delle Alpi che si separa l'Italia dal continente. (...) " »

Invasione francese e massacro dei nizzardi [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Vespri nizzardi, Risorgimento e Giuseppe Garibaldi.
  invasione e annessione francese di Nizza e della Savoia nel 1860

Invasione e annessione francese durante l'epopea napoleonica con l'armistizio di Cherasco del 1796, Nizza tornò ai Savoia con il trattato di Parigi del 1814. Giuseppe Garibaldi vi nacque nel 1807.

Nel 1860 Nizza fu nuovamente annessa alla Francia in seguito agli Accordi di Plombières (1858) e al Trattato di Torino (1860), come compenso territoriale, assieme alla Savoia, per "l'aiuto" dato dalla Francia al Risorgimento Italiano. Il Trattato di Torino (1860) accorderà alla Francia, la Savoia e Nizza, sotto l'accordo rispettivo delle popolazioni di queste regioni con un referundum, in scambio dell'assistenza militare totale della Francia contro gli austriaci per aiutare l'Italia nella sua unificazione. In questo trattato la Francia non diede la possibilità all'Italia di fare diversamente che cedere la contea di Nizza popolata di italiani. La Francia firma precipitosamente la pace con l'Austria che lascia l'Italia sola nella guerra molto prima dell'unità italiana. La Francia non rispetta l'impegno di alleanza con l'Italia ma annette comunque Nizza e la Savoia. L'annessione fu ratificata anche dal plebiscito della popolazione con 25.743 a favore, 160 voti contrari (i marinai nizzardi imbarcati sulle navi sarde, i soli elettori sulle cui schede comparisse il contro) e 5.000 astenuti. Oggi tutti gli storici sanno che questo plebiscito fu truccato. Il plebiscito fu pilotato in funzione filo-francese, con il consenso dei Savoia e del Governo. Molti nizzardi si trasferirono in Italia, prevalentemente nelle località di Ventimiglia, Bordighera e Ospedaletti[5]. Dopo l'annessione nacque un movimento che promosse l'annessione di Nizza all'Italia; questo movimento è conosciuto come Irredentismo italiano a Nizza.

Nizza è stata annessa alla Francia nello stesso momento e nelle stesse condizioni della Savoia. I due delegati nizzardi Giuseppe Garibaldi e Laurenti-Roubaudi mandano questa lettera di protesta al Parlamento di Torino per denunciare le condizioni del plebiscito:

« Signor Presidente,

" Visto il risultato del voto della contea di Nizza che ha avuto luogo la 15 corrente, senza nessuna garanzia legale, in violazione manifesta della libertà e della regolarità dello scrutino e delle promesse solenni stipolate nel trattato di cessione del 24 marzo; " Aspettato che un tale voto si è svolto in un paese che apparteneva nominalmente ancora allo stato sardo e che era libero di scegliere tra questo e le Francia, ma che si trovava completamente in realtà nelle mani di questo ultimo potere, occupato militarmente e sottomesso a tutte le influenze della forza materiale, come ce lo provano senza contestazione possibile le testimonianze della Camera e del paese; " Dato che il presente voto si è svolto con irregolarità gravissime, ma che l'esperienza del passato ci nega ogni speranza di vedere ordinato un'inchiesta a questo argomento; " Noi sottoscritti, crediamo che il nostro dovere sia quello di depositare il nostro vaglia di rappresentanti di Nizza, protestando contro l'atto di frode e di violenza perpetrata, in attesa che il tempo e le circostanze permettano a noi ed ai nostri concittadini di fare valere con una reale libertà i nostri diritti che non possono essere ridotti da un patto illegale e fraudolento"

Giuseppe Garibaldi Laurenti-Roubaudi" »

Un plebiscite giocato di anticipo e manipolato. Le schede elettorali erano scritte in francese, lingua che i nizzardi non comprendevano. Non c'era bollettino "NO" e l'esercito francese controllava i centri elettorali. Non di cabine elettorali nei seggi elettorali. L'Inghilterra, la Germania e molti altri paesi europei definiranno questo voto "uno scherzo". I sindaci ostili all'annessione revocata ed un personale municipale chiamato per le autorità francesi, un'occupazione militare francese, e la promessa del penitenziario di Caienna, senza nessuno giudizio, per tutto oppositore all'annessione.

Un giornalista inglese dei Time scriverà:

« " Il plebiscite del 1860 fu lo scherzo più abietto che sia stato giocato mai nella storia delle nazioni!»
  invasione e annessione francese di Contea di Nizza nel 1860
  propaganda francese che rappresenta gli abitanti di Nizza che vota al referendum del 1860 per giustificare l'invasione della contea di Nizza e mascherare le numerose rivolte degli abitanti. molti paesi europei e gli Stati Uniti diranno di questo voto controllare per l'esercito francese "un scherzo".

Nel 1860 la popolazione nizzarda si ribella contro i francesi chiedendo la riunificazione col regno dell'Italia, ma il governo di Parigi ordina all'esercito di reprimere duramente la rivolta. L'esercito francese occuperà Nizza durante parecchi anni. La lingua italiana è stata vietata e tutti i giornali sono stati chiusi. La Francia comincerà un processo di francesizzazione forzata della Contea di Nizza.

Bisognò aspettare 1871 per avere delle elezioni relativamente libere. Il partito anti-francese favorevole al ricongiungimento all'Italia si raggruppa dietro Giuseppe Garibaldi che è nato a Nizza, e lo porto alle elezioni. Il 9 febbraio 1871 i nizzardi nelle vie gridavano lo slogan :

« Viva Nizza! Viva L'Italia! A basso la Francia! A morte i francesi»

Un tentativo di colpo di stato sotto l'ordine di Giuseppe Garibaldi col popolo nizzardi per l'unificazione con l'italie ma Nizza è vinta dall'esercito francese con 10 000 soldati, parecchi nizzardi saranno giudicati e condannato al penitenziario. Questa rivolta per l'unificazione con l'Italia rischiò di riuscire ma la Francia reagirà deportando ed incarcerando tutti i dirigenti. Molti nizzardi saranno costretti a fuggire nel nuovo stato italiano. la Francia lancerà un processo di propaganda importando obbligando ad apprendere il francese alla scuola, mascherando la storia di Nizza e controllando la stampa. I notabili della città saranno espulsi e saranno sostituiti dai francesi.

Nel 1873 manifestazioni violente e rivendicazione dei nizzardi che chiedono il ricongiungimento all'Italia. Nel 1875 una rivolta importante dei nissardi, il 85% del popolazione nizzardi chiedono a ritrovare la sua indipendenza. Adolphe Thiers manda allora le sue truppe per massacrare gli insorti nizzardi. Delle centinaia di Niçois furono uccise dai soldati della repubblica francese. Tutti i giornali europei parlano allora di Vespri nizzardi.

A Nizza vi sono numerose tracce dell'appartenenza sabauda: nella omonima piazza si erge la statua di Giuseppe Garibaldi (oggi corredata da una iscrizione in francese dedicata "al nostro concittadino Giuseppe Garibaldi, eroe dei 2 mondi"), mentre nel centro storico, principalmente nella zona compresa fra la "Piazza del tribunale" e il Molo degli Stati Uniti (Quai des Etats Unis), si trovano ancora numerose tavole, che mostrano la contea di Nizza prima dell'annessione alla Francia, oltre alle chiese seicentesche e settecentesche, che esprimono il medesimo stile che ritroviamo a Torino.

Nel 1882 l'architetto Carlo Guarnieri costruì il celebre Osservatorio di Nizza aiutato da Alexandre Gustave Eiffel, che ideò anche la Torre Eiffel a Parigi.

XX secolo Nizza francese [modifica]

Nel quadro della seconda guerra mondiale, l'11 novembre 1942, in risposta all'operazione Torch scatenata dagli alleati, fu occupata dalle truppe italiane.

  carta che rappresenta l'Italia e le sue rivendicazioni territoriali su tutte le popolazioni italiane in1919.

Grazie all'opera dell'avvocato ebreo Angelo Donati e del cappuccino Padre Maria Benedetto le autorità fasciste frenarono l'applicazione delle leggi antisemite e la deportazione degli ebrei.[6].

Dopo il ritiro del Regio Esercito a seguito dell'Armistizio di Cassibile, all'indomani dell'8 settembre 1943 fu occupata dalle forze tedesche. In 1943 la polizia francese ferma gli ebraica di nice e li deporti in allemagne. Nizza si distinse per la resistenza antinazista, fu vittima di rappresaglie e di deportazioni di ebrei che vi avevano trovato rifugio durante i mesi di occupazione da parte del Regno d'Italia. Fu brutalmente bombardata il 26 maggio 1944 dagli Alleati.


Con lo sbarco alleato nel sud della Francia dell'agosto 1944 (Operazione Dragoon) Nizza passò sotto il controllo alleato (28 agosto).

Dopo la liberazione, Nizza fu governata dal popolare sindaco Jean Médecin (sindaco dal 1947 al 1965) e successivamente da suo figlio Jacques Médecin (sindaco dal 1966 al 1990). Jacques Médecin ha lasciato la Francia nel 1990 in seguito a numerosi scandali di corruzione politica. Tre anni dopo fu catturato in Uruguay, estradato e condannato al carcere. L'attuale sindaco di Nizza, Christian Estrosi (eletto nel marzo di 2008) è membro del partito di destra UMP.

Nel 2000 l'Unione Europea firmò nella città il Trattato di Nizza che modificava la struttura e il funzionamento dell'Unione.

Il 14 giugno 2010, in occasione dei 150 anni del passaggio della Contea di Nizza alla Francia, lo stato ha organizzato una settimana di festeggiamenti nella città, culminati con la cerimonia di inaugurazione sul ponte Napoleone III, antica frontiera fra la Francia e la Contea di Nizza, di una lapide commemorativa del passaggio di Nizza alla Francia. Detta manifestazione non ha incontrato il favore dei nizzardi doc, da sempre avversi alla Francia, tant'è che si erano dati al regno di Savoia, proprio per evitare di essere assorbiti, prima dalla Provenza, poi dalla Francia. A tutt'oggi vi sono movimenti locali per l'autodeterminazione del popolo nizzardo, i quali non riconoscono il plebiscito del 1860.

I movimenti indipendentisti e autonomisti [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Nazionalismo nizzardo.

A Nizza operano diversi movimenti politici autonomisti che invocano uno status speciale della vecchia Contea di Nizza all'interno della Repubblica francese sul modello della Corsica o la possibilità di sceglier tramite un referendum anche la costituzione di una città libera. La Ligue pour la Restauration des Libertés Niçoises e il Parti Niçois/Partit Nissart, su posizioni indipendentiste, e Nissa Rebela, su posizioni autonomiste, sono i principali tra questi movimenti.

Turismo [modifica]

Nizza è una città a forte vocazione turistica, possiede la seconda capacità alberghiera di Francia e conta circa 4 milioni di turisti ogni anno.

  Le "seggiole blu" sul "Lungomare degli Inglesi".
  Sculture illuminate in Piazza Andrea Massena, ad opera di Jaume Plensa
  La chiesa russa di Nizza dedicata a San Nicola

Promenade des Anglais [modifica]

È l'elegante lungomare di Nizza, che rappresenta un luogo di incontro e di passeggio per turisti e cittadinanza locale. È formata da due direttrici stradali, direzione est-ovest e ovest-est, e da una larga zona pedonale a ridosso della spiaggia. La passeggiata è spesso luogo di manifestazioni, esibizioni musicali, bancarelle nonché eventi quali il Carnevale di Nizza e la Battaglia dei fiori. Tipiche sono le sue seggiole blu (chaises bleues), dove è possibile sedersi e godersi la brezza marina.

Place Massena [modifica]

Da non perdere una delle più rappresentative piazze di Nizza. Dalla pavimentazione di mattonelle bianche e grige, si innalzano le straordinarie opere d'arte moderna dell'artista Jaume Plensa: su piedistalli metallici sono posizionate figure umane dalle grandi dimensioni che al calar del sole si illuminano di colori vivaci. Ne sono 7: uno per ogni continente. Sullo sfondo della piazza la Galleria Lafayette. Stupenda anche la fontana dai flutti altissimi e il monumento dedicato alla Costa Azzurra.

Place Garibaldi [modifica]

È la piazza più antica di Nizza, i palazzi che la circondano sono di colore giallo. Al suo interno è presente una statua di Giuseppe Garibaldi, nativo di Nizza, rivolta verso l'Italia.

Chiesa russa ortodossa di San Nicola [modifica]

Si tratta di una chiesa ortodossa realizzata nel 1912 su ispirazione della Cattedrale di San Basilio sulla Piazza Rossa a Mosca, per venire incontro alla grande affluenza di nobili russi che nel XIX secolo si recavano a Nizza per evitare i rigori dell'inverno russo.

Palazzo Lascaris [modifica]

Costruito nella prima metà del Seicento in stile barocco genovese, appartenuto alla famiglia Ventimiglia-Lascaris di origine levantina è stato acquisito dal comune di Nizza nel 1942 diventando in seguito uno dei più importanti spazi museali dedicato anche a mostre temporanee. Si trova nella città vecchia.

Architetture moderne [modifica]

Tete carré [modifica]

Spettacolare l'edificio della biblioteca Louis Nucera, uno straordinario esempio di arte moderna realizzato dall'architetto Sacha Sosno nel 2002. L'opera è una vera e propria "scultura abitata" nel bel mezzo della città, dove l'aspetto esteriore del fabbricato rappresenta una vera e propria testa umana stilizzata con fattezze quadrate. Si tratta di una struttura interamente realizzata in alluminio che raggiunge 26 metri di altezza.

Arco di 115.5° [modifica]

Si tratta di una scultura metallica realizzata nel 1988 dall'artista Bernar Venet situata negli spazi verdi dei "Giardini di Alberto I", in prossimità di "Piazza Andrea Massena". Essa rappresenta un arco di metallo alto oltre 19 metri.

Società [modifica]

Evoluzione demografica [modifica]

Nel 1990 la popolazione della città era di 324.700 abitanti, che salgono a 888.784 abitanti (censimento del 1999) se si considera l'intera area urbana. La sua area metropolitana conta all'incirca un milione di abitanti.


Abitanti censiti

Minoranze straniere [modifica]

Attualmente, circa il 35% della popolazione è di origine straniera, prevalentemente dal maghreb o dall'africa subsahariana. Esiste anche una numerosa comunità russa, composta da discendenti di esuli e rifugiati politici zaristi fuggiti dalla Russia dopo la rivoluzione.

Lingue e dialetti [modifica]

A Nizza è oggi pressoché scomparsa una popolazione di madrelingua italiana. Una parte della popolazione conserva il dialetto nizzardo, con ampi influssi della lingua italiana e dei dialetti piemontese e ligure, e con arcaicismi. La politica di francesizzazione avviata nell'ultimo periodo del XIX secolo, come il cambiamento dei cognomi (numerosi i Bianchi diventati Le Blanc, i Del Ponte diventati Dupont, i Pastore diventati Pastor, etc.), o la chiusura dei giornali in lingua italiana, come il famoso La Voce di Nizza, hanno portato alla progressiva omogeneità culturale tra la città e il resto della Francia metropolitana.

I cartelli della toponomastica della città vecchia sono bilingui: riportano l'indicazione in francese ed in nizzardo (es.: rue Sainte Marie/Carriera Santa Maria); a volte si riferiscono invece al vecchio nome (Quai des Etats-Unis/Riba dou Miejou).

Nizza possiede un inno non ufficiale, Nissa la Bella, cantato in nizzardo.

Dall'aprile 2003 al dicembre 2008 è stato pubblicato in lingua italiana il mensile "Il Corriere della Costa Azzurra". Dal 2007, per un paio d'anni il quotidiano nizzardo Nice-Matin ha pubblicato una edizione settimanale in lingua italiana, dal titolo "7 Giorni". Entrambe le pubblicazioni sono state sospese per motivi economici.

Cultura [modifica]

La città è sede dell'Università di Nice-Sophia Antipolis

Musei [modifica]

Alcuni musei importanti a Nizza sono:

E nella regione:

Film girati a Nizza [modifica]

Cucina [modifica]

La cucina della zona si è conservata, sino ad oggi, completamente e tipicamente italiana ed ha un carattere molto mediterraneo influenzata dalla vicina cucina ligure. Alcuni dei suoi piatti tipici sono:

  • Beignets de fleurs de courgettes, fiori di zucca ripieni
  • Daube niçoise, spezzatino di manzo, specificatamente di guancia
  • Farcis niçois, verdura cotta ripiena
  • Pan-bagnat, panino farcito
  • Aïoli, salsa maionese a base di aglio
  • Pichade, torta salata al pomodoro molto simile alla pizza
  • Pissaladière, torta salata
  • Poche de veau farcie "lou piech", saccoccia di vitello farcita
  • Ratatouille, verdura mista cotta
  • Raviolis niçois, ravioli nizzardi
  • Salade niçoise, insalata mista
  • Socca, torta salata a base di ceci
  • Soupe au pistou, zuppa di verdure al pesto
  • Tourte de blettes, torta dolce o salata a base di bietola

Personalità legate a Nizza [modifica]

Sono nati a Nizza (in ordine cronologico):

Sono morti a Nizza (in ordine cronologico):

Amministrazione [modifica]

I Cantoni di Nizza sono i quattordici cantoni francesi dell'Arrondissement di Nizza in cui è ripartita la città di Nizza, contraddistinti da numeri progressivi, da 1 a 14.

Il cantone Nice-13 comprende inoltre i comuni di Trinità, Sant'Andrea e Falicone.

Economia [modifica]

Nizza è la capitale economica della Costa Azzurra, il turismo, il commercio e le amministrazioni pubbliche e private occupano una posizione importante nell'attività economica della città. Ha la seconda capacità alberghiera del paese e conta circa 4 milioni di turisti ogni anno.

Essa possiede inoltre diversi quartieri d'affari situati intorno all'aeroporto, nella parte ovest della città, 2 palazzi per congressi e il polo universitario Nice Sophia Antipolis sede di diverse facoltà.

Altro pilastro dell'economia di Nizza è il "parco tecnologico" Sophia-Antipolis che ospita le sedi di 1 400 multinazionali e circa 30 000 ricercatori.

Infrastrutture e Trasporti [modifica]

Aeroporti [modifica]

Stazioni ferroviarie [modifica]

Porti [modifica]

Tramway [modifica]

  • La rete tranviaria di Nizza è un sistema di trasporto pubblico della città ed è composta da una linea di poco meno di 9 km per un totale di 21 fermate. La tranvia è stata inaugurata il 24 novembre 2007. Nel 2011 sono partiti i lavori per il prolungamento della linea 1 e termineranno nel 2013, mentre nel 2015 e nel 2016 verranno inaugurate rispettivamente la linea 3 e la linea 2.

Bus urbani [modifica]

I Bus urbani sono gestiti dalla società Lignes d'azur che serve la città e la Communauté urbaine de Nice Côte d'Azur.

Amministrazione [modifica]

La città è sede della Prefettura delle Alpi Marittime, del Consiglio generale del dipartimento, del rettorato dell'Accademia di Nizza della Comunità Urbana di Nizza Costa Azzurra e della Diocesi di Nizza. Per quello che concerne la tendenza politica si può sostenere che Nizza sia una città dalla forte presenza conservatrice, dalla seconda guerra mondiale in poi la destra ha primeggiato più volte rispetto alla sinistra, ed alle ultime elezioni presidenziali tenutesi nel 2007 il candidato di destra ha ottenuto il 65.34 % contro il 34.66% della candidata di sinistra. Dal 2008 il sindaco è Christian Estrosi, anche ministro dello Sviluppo Economico fino alla fine del 2010, che ha sostituito Jacques Peyrat in carica dal 1995.

Gemellaggi [modifica]

Nizza è gemellata con le seguenti città:

Sport [modifica]

Calcio [modifica]

La squadra di calcio di Nizza è l'OGC Nice, che milita nella ligue 1, il massimo campionato francese. Nella sua storia ha conquistato 4 Ligue 1 e 3 Coupe de France. Gioca le sue partite interne allo Stade Municipal du Ray, ma dal 2013 si trasferirà nel nuovo Allianz Riviera.

Nel 2008 lo stadio di Nizza fu curiosamente scelto per una partita amichevole, non della nazionale francese, bensì di quella italiana. La nazionale francese infatti snobba lo stadio nizzardo da parecchi anni, da quando durante una partita fu aspramente criticata, con tanto di cartelloni che annunciavano che i nizzardi avrebbero tifato Italia agli imminenti mondiali del 2002. Dopo tale evento la nazionale francese non ha mai rimesso piede nello stadio del Raggio ("Le Ray") di Nizza.[senza fonte]

Altri Sport [modifica]

La città fa capolino nelle cronache sportive internazionali anche grazie alla Parigi-Nizza, storica manifestazione ciclistica a tappe che si conclude sul lungomare locale ogni anno, intorno alla metà di marzo.

Nella città ha sede inoltre il Nice Volley-Ball, società pallavolistica maschile militante nella Pro A, massima divisione del campionato francese.

Educazione [modifica]

Galleria fotografica [modifica]

Note [modifica]

  1. ^ INSEE popolazione legale totale 2009
  2. ^ Anche Niça.
  3. ^ Ralph Schor (a cura di), Dictionnaire historique et biographique du comté de Nice, Nice, Serre, 2002, ISBN 978-2-86410-366-0, p. 263.
  4. ^ Alain Ruggiero (a cura di), Nouvelle histoire de Nice, Toulouse, Privat, 2006, ISBN 978-2-7089-8335-9, p. 20.
  5. ^ Documentazione su Nizza
  6. ^ Léon Poliakov-Jacque Sabille, La condizione degli ebrei sotto l'occupazione italiana, Milano, Edizioni di Comunità, 1956 e le bibliografie di Angelo Donati e del Padre Maria Benedetto
  7. ^ (EN) Edinburgh - Twin and Partner Cities. The City of Edinburgh Council, City Chambers, High Street, Edinburgh, EH1 1YJ Scotland, 2008. URL consultato in data 01-01-2009.

Bibliografia [modifica]

  • E. Amicucci, Nizza e l'Italia, Mondadori, Milano, 1939.
  • M. Mauviel, La letteratura in lingua italiana di Nizza, in Il nido d'aquila, Genova, 2004.
  • G. Vignoli, I territori italofoni non appartenenti alla Repubblica Italiana, Giuffrè, Milano, 1995.
  • G. Vignoli, Gli Italiani dimenticati, Giuffrè, Milano, 2000.
  • Nelle annate dal 1997 al 2002 il periodico Il Pensiero di Nizza, edito a Genova e diretto da Giulio Vignoli (che riprese l'antica testata nizzarda), ha pubblicato una serie di articoli di Achille Ragazzoni che succintamente, ma in maniera esaustiva, illustrano la letteratura in lingua italiana del Nizzardo, e i suoi autori, dal 1300 ai nostri giorni.
  • G. Vignoli, Storie e letterature italiane di Nizza e del Nizzardo (e di Briga e di Tenda e del Principato di Monaco), Settecolori, Lamezia Terme, 2011.
  • Nice-Historique
  • C. Silvano, Breve storia di Nizza e di altri territori italofoni, Edizioni del noce, Camposampiero, 2012.

Voci correlate [modifica]

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Collegamenti esterni [modifica]

   
 

 

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